Controlli a tappeto della Polizia di Stato: arresti per detenzione ai fini di spaccio e altre denunce

Controlli a tappeto nei giorni scorsi da parte della Polizia di Stato. Gli interventi sono stati effettuati in centro e in periferia, con l’impiego di personale della Questura, della Squadra Volante e del Reparto Prevenzione Crimine Umbria-Marche. "Le zone sottoposte ad un serrato controllo - si legge in una nota della Questura -, hanno interessato, oltre alle aree di aggregazione giovanile, anche le vie segnalate dai residenti, come prese di mira dagli spacciatori e consumatori di droga, con ripercussioni sulla vivibilità dei cittadini. Tra le zone interessate dai controlli figurano: Sant’Agnese, via Fratelli Rosselli, viale Brin e dintorni. Martedì sera - prosegue la nota -, quando la Squadra Volante è entrata in una di queste vie dove erano raggruppate diverse persone, una donna ha tentato una breve fuga, ma è stata subito bloccata: si trattava di una donna di nazionalità ucraina nota alla Polizia di Stato, in quanto sottoposta alla misura cautelare dell’obbligo di dimora e dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, perché ritenuta responsabile dei danneggiamenti, a metà luglio, alle auto parcheggiate in via Mauri, via Rosselli e via Volturno. Non avendo rispettato le prescrizioni, il Giudice ha disposto nei suoi confronti l’aggravamento della misura, ordinando gli arresti domiciliari. Poco prima, in via della Bezzecca, era stato rintracciato un cittadino algerino, irregolare sul territorio nazionale, che è stato denunciato per non aver ottemperato all’ordine di lasciare l’Italia entro i termini previsti. La Polizia di Stato ha identificato 49 persone, controllato 26 veicoli nei due posti di controllo ed ha elevato tre sanzioni al Codice della Strada. Ma è stato durante l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare - prosegue il comunicato -, nei confronti di tre minorenni, che sono stati arrestati tre spacciatori e sequestrato un ingente quantitativo di sostanza stupefacente. L’ordinanza di custodia cautelare, era stata emessa dal Tribunale per i Minorenni di Perugia nei confronti di tre giovani da collocare in comunità educative, in varie parti del centro Italia, in quanto tutti e tre gravati da numerosi precedenti penali, come spaccio, rissa, detenzione ingiustificata di oggetti atti ad offendere, resistenza e con vari alias. Uno di loro è risultato irreperibile, uno è stato rintracciato e collocato nella comunità di recupero, mentre un altro è stato trovato in un appartamento di Terni, insieme a due connazionali maggiorenni. Appena entrati nell’abitazione, gli agenti hanno visto sul tavolo un panetto di hashish di 95,4 grammi e materiale per il confezionamento, motivo per il quale è scattata la perquisizione in tutta la casa. Nascosta dentro un mobile, è stata rinvenuta cocaina per circa 103 grammi, altro hashish per 1 grammo e un altro panetto intero di cocaina del peso di 83,3 grammi e altra cocaina, questa volta suddivisa in dosi, per un peso di 103 grammi. Inoltre, sono stati trovati 2.500 euro in contanti e un machete con una lama di 45 centimetri, oltre ad altro materiale per il confezionamento e bilancini di precisione. La sorpresa per i poliziotti è arrivata però quando hanno rinvenuto dei documenti appartenenti a colui che avevano considerato minorenne: dai certificati di nascita – originali della Tunisia, la stessa nazionalità dei due maggiorenni - è emerso che il giovane era nato nel 2003; è perciò stata sospesa l’ordinanza emessa dal Tribunale dei minori, in quanto emessa da autorità non competente e gli atti saranno presi in carico dalla Procura ordinaria, perciò la Squadra Mobile ha arrestato il finto minore e uno dei due connazionali di 21 anni, per detenzione ai fini di spaccio, mentre il terzo, di 31 anni, è stato arrestato per aver violato la disposizione del divieto di reingresso nel territorio nazionale prima dei 5 anni dalla data di espulsione, emessa da Gorizia. Nella direttissima, è stato disposto per i due 21enni il divieto di dimora a Terni, mentre per il 31enne il Giudice ha dato il Nulla Osta all’espulsione. Il 21enne, amico del finto minore, è stato anche denunciato per l’inottemperanza all’espulsione, in quanto non aveva lasciato il territorio nazionale nei termini previsti. Sono tutt'ora in corso le indagini per risalire ai proprietari dell’appartamento preso in affitto e continuano le ricerche per rintracciare il terzo minore. L’imputato deve ritenersi innocente sino ad eventuale condanna irrevocabile.