25/04/2025 ore 12:02
"Legalità e Profitto": La Cpm è tra le 100 piccole e medie aziende premiate per etica e crescita
In occasione della quarta edizione del premio imprenditoriale "Legalità e Profitto" promosso dal gruppo Economy, sono state premiate 100 PMI italiane con un fatturato inferiore ai 500 milioni di euro, capaci di coniugare un alto rating di legalità con una solida crescita economica. Tra queste, spicca Cpm Spa, azienda storica del settore energetico con sede legale a Terni. Abbiamo incontrato l’Amministratore Delegato Luca Tramannoni per farci raccontare cosa significa per Cpm ricevere questo prestigioso riconoscimento. La vostra zienda ha alle spalle una lunga storia imprenditoriale. Da dove siete partiti? "Siamo nati nel maggio del 1988, inizialmente gestivamo il riscaldamento di un solo Comune e una casa di riposo, con appena 32 impianti. Oggi siamo arrivati a gestire 145 Comuni, con 1.637 impianti di climatizzazione, molti dei quali alimentati da fonti rinnovabili e 1.641 utenze di pubblica illuminazione, pari a circa 45.000 punti luce. Il nostro fatturato è passato da 180 milioni di lire nel primo bilancio del 1989 a oltre 26 milioni di euro nel 2024. È una crescita che ci rende orgogliosi, soprattutto perché è stata costruita su basi solide e trasparenti".
'Legalità e profitto': quanto è importante per voi questo binomio?
"Per noi non è un binomio, è un tutt’uno. Legalità e profitto sono facce della stessa medaglia. Abbiamo ottenuto a maggio la terza stella del Rating di Legalità, applichiamo le linee anticorruzione secondo la norma ISO 37001, e osserviamo da anni il Modello 231. Questo non è un “di più”, è parte integrante del nostro modo di fare impresa. Non ci chiediamo se queste pratiche ci aiutano nel business: queste pratiche sono il nostro business".
Un’impostazione etica che però porta risultati molto concreti.
"Esattamente. Lavorare in modo trasparente, scegliere partner affidabili, adottare un sistema rigoroso di controllo e prevenzione significa costruire fiducia. E la fiducia è un moltiplicatore di efficienza, snellisce i processi, migliora le relazioni con i clienti, con gli enti pubblici, con il territorio. Questo si traduce in risultati tangibili: commesse rinnovate, progetti approvati più velocemente, meno contenziosi. Ecco perché diciamo che la legalità è profitto".
Dal punto di vista operativo, quali sono gli aspetti più innovativi del vostro approccio?
"La nostra missione è chiara: remunerare il capitale investito attraverso l’uso razionale dell’energia, riducendo i costi, migliorando il comfort e rispettando l’ambiente. Da sempre crediamo nell’innovazione: già nel 1990 investivamo nella tele-gestione degli impianti, quando Internet era una parola per pochi. Oggi utilizziamo fonti rinnovabili come solare termico, fotovoltaico con pompe di calore, ottimizzando i consumi e abbattendo le emissioni di CO₂". Questo è il nostro contributo alla sostenibilità ambientale e sociale.
Quindi etica, innovazione e sostenibilità non sono scelte, ma condizioni per esistere?
"Esatto. Operare legalmente e in modo sostenibile non è qualcosa che facciamo perché richiesto dalla normativa, ma perché è la nostra scelta consapevole. Abbiamo chiesto ai nostri collaboratori, fornitori, persino ai soci, di firmare il questionario anticorruzione: vogliamo che l’intera filiera sia allineata ai nostri valori. Perché un anello debole può compromettere tutto, anche la sicurezza di una sala operatoria, o — peggio ancora — provocare tragedie".
Un messaggio che vale per l’intero tessuto imprenditoriale italiano.
"Assolutamente. Non esiste un 'modo alternativo' per essere corretti: bisogna esserlo e basta. Per questo il premio 'Legalità e Profitto' ha un valore profondo. Non solo ci gratifica per il percorso fatto, ma rafforza la nostra convinzione: fare impresa bene e in modo giusto è non solo possibile, ma anche economicamente vincente".
12/4/2025 ore 0:45
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